BETA VERSION
Sito Ufficiale di Informazione Turistica di Ravenna

Segui le vie dei

Monumenti Unesco

La suprema maestrìa artistica dell’arte del mosaico

Riconosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze artistiche, Ravenna conserva il più ricco patrimonio di mosaici databili tra il V e il VI secolo d.C. custodito all’interno dei suoi edifici religiosi paleocristiani e bizantini, dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Otto i monumenti UNESCO che testimoniano la grandezza di Ravenna nel corso della storia.

Otto i tesori indescrivibili che raccontano le vicende di un territorio e di una città eletta per ben tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente prima, di Teodorico re dei Goti poi (493 – 553 d.C.) e in ultimo dell’impero di Bisanzio in Europa, fino alla conquista longobarda della città nel 751 d.C.

Otto gli edifici di culto che riflettono le più importanti vicende politiche e religiose della fine del Mondo Antico e che raccontano quella fitta rete di personalità artistiche, scambi e relazioni culturali che hanno posto le basi dell’Europa contemporanea.

Nel 402 d.C., quando l’Imperatore Onorio decise di trasferire per ragioni di sicurezza la capitale dell’Impero Romano d’Occidente da Milano a Ravenna, la città perse quel ruolo da piccola provincia che aveva svolto fino a quel momento e assunse quello fastoso di residenza imperiale e centro culturale.

Edifici, basiliche, mausolei, tutto doveva esprimere ricchezza e autorità, fascino e potere e rispondere alle esigenze della nuova corte.

Affinché ciò avvenisse, tra il V e VI secolo d.C., proprio nel momento in cui gran parte dell’Impero Romano stava attraversando una fase di progressivo rallentamento, a Ravenna furono ideati, progettati e costruiti ben otto monumenti che oggi fanno parte della World Heritage List stilata dall’Unesco.

“L’insieme dei monumenti religiosi paleocristiani e bizantini di Ravenna è di importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell’arte del mosaico.
Essi sono inoltre la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea”
(Unesco, dicembre 1996)

Dal dicembre del 1996 la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, i Battisteri degli Ariani e degli Ortodossi, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e in Classe, la Cappella Arcivescovile e il Mausoleo di Teoderico non sono più patrimonio della città di Ravenna, ma dell’Umanità intera.

[uwp_login]