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Sito Ufficiale di Informazione Turistica di Ravenna

In bicicletta sull’Argine degli Angeli

Percorso
  • PARTENZA/ARRIVO

  • da: Sant'Alberto
  • a: Sant'Alberto
tipologia periodo
  • stagionalità

  • Primavera, Estate, Autunno
Bassa
  • DIFFICOLTÀ/TARGET

  • Bassa
  • Sportivi

UN ITINERARIO MOZZAFIATO SOSPESO TRA TERRA E CIELO.

Il luogo ideale di partenza di questo itinerario è il piccolo abitato di Sant’Alberto, estremo lembo settentrionale del territorio comunale di Ravenna.

Confine naturale tra le province di Ravenna e Ferrara, il fiume Reno in questo tratto presenta uno dei suoi aspetti più selvaggi e incontaminati. Per accedere alla sponda nord e proseguire lungo l’itinerario, è necessario attraversarlo appena fuori il paese. Qui si trova un pittoresco traghetto elettrico a fune, che nonostante i pochi metri di tragitto, apre a uno scenario completamente diverso e incredibile.

Salendo sull’argine del Reno si imbocca la strada sterrata in direzione est, proseguendo così sospesi tra il fiume e le Valli di Comacchio.

Subito sulla sinistra, si può notare l’Oasi di Boscoforte, lingua di terra millenaria e quasi incontaminata, che si allunga all’interno dell’acqua salmastra per oltre sei chilometri.

Il percorso piega poi leggermente verso nord e segue l’ansa della valle fino a Volta Scirocco. Qui, come in molti altri punti delle valli, è possibile scorgere i caratteristici capanni da pesca, luogo di ritrovo mitico per molti abitanti di queste zone. Lungo la pista ciclabile, sono inoltre stati predisposti appositi capanni per il birdwatching, attività tipica di queste zone data la consistente varietà di avifauna presente.

Si imbocca quindi l’ambito Argine degli Angeli: poco più di 5 km di pista che pare sospesa nel cielo, circondata dalle immote acque delle valli e da stormi di uccelli meravigliosi.

Ravenna, in bicicletta sull'Argine degli Angeli

Il nome della pista ciclabile parrebbe avere origine proprio dalla presenza di specie di grandi dimensioni, dotate di ali bianche “come gli angeli”. Aironi bianchi maggiori, spatole o addirittura pellicani avrebbero nidificato massicciamente su questo dosso, rendendolo diverso da tutti gli altri della zona umida, in genere occupati da esemplari più modesti.

La denominazione del percorso, scelta all’unanimità dal Comitato Esecutivo del Parco del Delta del Po, riporta in vita questa intrigante suggestione e contribuisce a rendere ancora più magica la parte finale di questo indimenticabile viaggio, come un leggero volo sulla laguna.

È consigliabile il ritorno tramite il medesimo itinerario dell’andata, per godere, da un’altra prospettiva, delle valli e delle campagne, con lo sguardo questa volta rivolto a meridione.


Nota: dal 20 marzo al 20 settembre il percorso è fruibile dalle 7.30 alle 20.00; dal 21 settembre al 19 marzo il percorso è fruibile dalle 8.00 alle 17.00.
L’Ente di gestione del Parco può stabilire chiusure non previste, in conseguenza di eventi piovosi intensi, necessità legate all’attività di pesca, o altre motivazioni.

Scarica il percorso (.KML)

Con il contributo di:

i luoghi del percorso

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