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Sito Ufficiale di Informazione Turistica di Ravenna

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Mare e Natura

A metà strada tra il blu dell’Adriatico e il verde delle pinete, Ravenna è la meta ideale per tutti gli amanti vita all’aria aperta

Ecco la natura intorno a Ravenna: lunghe distese di sabbia, onde calme, boschi e lagune incontaminati, fenicotteri rosa che si alzano in volo a pelo d’acqua…

Un continuo intrecciarsi di terraferma e mare, fiumi, canali e valli che s’insinuano dolcemente nel verde di una vegetazione forte e rigogliosa, un habitat dalla ricchezza di flora e di fauna uniche, da esplorare a piedi, a cavallo, in canoa o in bicicletta.

Ecco l’atmosfera accogliente e coinvolgente dei nove Lidi: Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio.

Il fascino naturale delle dune sabbiose e delle larghe spiagge, dove potersi rilassare o vivere una vacanza di sport e grandi eventi.

Ecco la magia dei boschi secolari: le pinete di Classe e di San Vitale, che incantarono e ispirarono i grandi poeti del Romanticismo e, ancor prima di loro, Dante Alighieri.

A garantire emozioni e grandi incontri con Madre Natura è il Parco Regionale del Delta del Po, che, con la sua varietà di ambienti (oasi, valli, lagune e canali), assurge a paradiso per gli appassionati del birdwatching, amanti della natura, ciclisti e podisti.

Proprio qui, nel cuore del Mediterraneo, passa infatti la principale rotta migratoria di centinaia di esemplari di uccelli che vengono a svernare, nidificare o ristorarsi, regalando ai visitatori continue scoperte.

Il Centro Visite Cubo Magico Bevanella a Savio di Ravenna e il Museo NatuRa di Sant’Alberto (RA) offrono le migliori esperienze di scoperta, con l’accompagnamento di biologi, naturalisti, guide esperte e appassionate, per ogni tipo di avventura: escursioni a piedi, esplorazioni in barca, canoa o bicicletta, per gruppi e famiglie.

Mare e Natura a Ravenna: per tutti i gusti e per tutte le gambe.

Siede la terra dove nata fui
su la marina dove ‘l Po discende (…)
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno vv. 97)

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