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Sito Ufficiale di Informazione Turistica di Ravenna

Basilica di San Vitale

Via Argentario, 22 - Ravenna

Chiunque abbia voglia di vedere da vicino la vera essenza del mosaico a Ravenna non può esimersi da visitare la BASILICA DI SAN VITALE, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996 e uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana in Italia e nel Mondo.

Siamo nel cuore della città, a due passi da alcuni dei monumenti più suggestivi del centro storico. Nei pressi si ritrovano importanti realtà come il Mausoleo di Galla Placidia, la Domus dei Tappeti di Pietra, il Museo Nazionale e molti altri.

Testimone della grandezza dell’impero bizantino, l’edificio spicca per la raffinatezza e la preziosità delle sue decorazioni e dei materiali impiegati, ma anche per l’originalità delle soluzioni spaziali adottate che trovano validi confronti con la Chiesa dei Santi Sergio e Bacco a Costantinopoli.

Alle origini della basilica

Commissionata sotto il dominio dei Goti al tempo dell’arcivescovo Ecclesio (525-526 d.C.), grazie alla considerevole somma di 26 mila soldi d’oro messa a disposizione dal banchiere Giuliano Argentario, la basilica fu terminata quasi vent’anni dopo durante il regno dell’imperatore Giustiniano.

Fu consacrata dal vescovo Massimiano nel 547 d.C. e dedicata a San Vitale, un martire dei primi secoli del Cristianesimo.

Leggenda vuole che il luogo della costruzione non fosse stato scelto a caso. Sembra che qui si trovasse un sacello (V sec.) in cui erano state custodite le spoglie di Vitale.

Inoltre l’area era una zona privilegiata, immediatamente fuori dal circuito murario di età romana, ricca di domus signorili, ma anche suggestivi complessi come quello della Basilica di Santa Croce e l’annesso Mausoleo di Galla Placidia.

Una “strana” architettura

La basilica presenta un impianto planimetrico centrale e soluzioni strutturali che la distinguono nettamente dalle tipiche chiese d’impianto basilicale.

L’edificio svetta su due corpi prismatici in mattoni, uno più alto e uno più basso, a pianta ottagonale. Intorno al tamburo della cupola centrale, corre un deambulatorio (corridoio) a due piani con un settore sovrastante riservato alle donne (matroneo).

Orientata verso est, l’abside poligonale è affiancata da due sacrestie rettangolari mentre sul fronte opposto il portico d’ingresso (nartece), posto curiosamente di sbieco all’abside, mostra due esedre all’estremità che permettono di accedere alle due torri e ai settori superiori.

La decorazione interna

Appena entrati all’interno della basilica, lo sguardo viene subito catturato dalle stupende decorazioni musive dell’abside e dagli ampi volumi che l’edificio sprigiona, nonché dall’imponente volta centrale affrescata nel XVII secolo.

Risulta difficile abbracciare lo spazio con lo sguardo. La luce filtra dalle finestre creando con le decorazioni in mosaico e le superfici in marmo e pietra strani e suggestivi effetti. I capitelli a cesto riccamente decorati abbelliscono con le loro lavorazioni le sommità delle colonne.

L’interno, al di sopra dei pregiati marmi, è motivo d’estasi e sorpresa: si può ammirare, infatti, uno splendido esempio di mosaico parietale con uno sviluppo in verticale che conferisce alla basilica l’aura imperiale e rappresentativa del potere politico e religioso dell’epoca.

Se nel presbiterio i personaggi tratti da episodi dell’Antico e Nuovo Testamento ci appaiono plastici e in un contesto terreno, le figure rappresentate nell’abside (gli imperatori Teodora e Giustiniano, l’arcivescovo Massimiano) si stagliano invece ieratiche su un fondo aureo, quasi astratto, trasmettendo al fedele l’energia trascendente e metafisica della Chiesa, ma anche la forza dogmatica e politica della concezione religiosa di Giustiniano.

Da non perdere sul pavimento nell’area del presbiterio di fronte all’altare, la rappresentazione di un labirinto a forma circolare, interamente realizzato a marmo. Trovarne la via d’uscita è già un atto di rinascita.

CONTATTI

FOCUS

Il sacello di Vitale, soldato e martire cristiano

Sembra che San Vitale, celebrato il 28 aprile, fosse nella sua vita terrena un ufficiale dell’esercito romano di Nerone, giunto a Ravenna come scorta del giudice Paolino.

Qui ebbe la malasorte di assistere alla persecuzione di Ursicino, un medico cristiano condannato a morte. La compassione che gli procurò questo incontro gli valse la punizione di Paolino che lo fece seppellire vivo in un pozzo, colpevole di aver aderito al Cristianesimo.

Attorno al luogo del martirio si dice fosse stato costruito un sacello che ne celebrava il sacrificio.

Il pavimento in mosaico del pozzo, rinvenuto nel 1911 e restaurato nel 1982, lo si trova oggi montato in verticale su una delle pareti interne della basilica, subito a destra dell’ingresso originale. Tra le sue decorazioni spiccano le caratteristiche croci a svastica, un vaso tra eleganti motivi vegetali e due pavoni, simbolo di vita e resurrezione.

A indicare il luogo del martirio, tre gradini scendono in una piccola vasca fino a toccare il bacino d’acqua che accoglie e conserva le monetine beneauguranti dei viaggiatori.

La figura del martire, che darà poi il nome alla basilica, compare nel meraviglioso mosaico dell’abside, alla sinistra del committente Ecclesio, che tra le mani coperte in segno di rispetto riceve la corona del martirio. Come lui successivamente moriranno martiri anche la moglie Valeria e i due figli Gervasio e Protasio.

informazioni utili

Orario

Fino al 3 novembre 2024
Tutti i giorni: 9.00 – 19.00

Ultimo ingresso: 30 minuti prima della chiusura

Chiusura

La basilica è chiusa il 25 dicembre e la mattina del 1° gennaio.

Tariffe

Intero: €10.50
Ridotto: €9.50 (*)

Il biglietto è solo cumulativo e comprende: la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano (**), la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia (**), il Museo e la Cappella Arcivescovile. Il biglietto è valido per 7 giorni consecutivi dalla data di emissione e dà diritto a un solo ingresso per monumento.

* Valido per studenti italiani e stranieri durante l’anno scolastico; gruppi (minimo 20 paganti); associazioni ed enti convenzionati (dettagli).
** Per l’ingresso al Mausoleo di Galla Placidia e al Battistero Neoniano è previsto un supplemento di 2€ (prenotazione obbligatoria). Il supplemento anche per bambini di età superiore ai 6 anni e residenti del Comune di Ravenna.

PRENOTAZIONI
I biglietti sono acquistabili online, rivolgendosi al Centro Prenotazioni o il giorno di visita presso le biglietterie situate all’ingresso dei monumenti (con precedenza alle prenotazioni e fino a esaurimento posti).

Per maggiori informazioni: www.ravennamosaici.it

Gratuità

Bambini fino a 10 anni; residenti nel Comune di Ravenna (esibendo un documento di riconoscimento valido che attesti la residenza); disabili (con invalidità certificata superiore al 74% o possessori della carta bianca); religiosi/e, militari; guide turistiche Regione Emilia-Romagna nell’esercizio della propria attività professionale.

I giornalisti per usufruire della gratuità devono essere accreditati in anticipo chiedendo l’autorizzazione scritta alla Direzione dell’Opera di Religione: info@ravennamosaici.it

Per gruppi la gratuità è riservata ad 1 capogruppo ogni 20 paganti. Scolaresche: 1 insegnante gratuito ogni 10 alunni.

Accessibilità

Per la Basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia sono presenti percorsi alternativi per persone con disabilità motorie.

Come Arrivare

La basilica si trova in centro storico, in un’area a Traffico Limitato.

In bus: linea 70, fermata in Piazza Baracca

In bicicletta: il museo è nel centro storico di Ravenna ed è facilmente raggiungibile in bicicletta

Parcheggio macchine: Piazza Baracca (a pagamento) e Largo Giustiniano (parcheggio custodito annesso all’entrata del complesso). QUI, per maggiori informazioni sui parcheggi in città, compresi bus turistici.

A cura della Redazione Locale
E-mail: turismo@comune.ravenna.it

Ultima modifica: 24 Settembre 2024

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