Grazie alla sua posizione riparata da tratti di pineta, da terra e da mare, la foce del Torrente Bevano si è conservata nel tempo. Oggi impreziosisce la costa ravennate, tra Lido di Dante e Lido di Classe, con una zona naturalistica ricca e incontaminata, caratterizzata da boschi, dune sabbiose, anse abbandonate del torrente, stagni salmastri e zone umide.
È possibile visitare l’area liberamente, grazie alla facile accessibilità, oppure scegliendo una delle proposte di tour guidati.
L’ex casa di guardia dell’adiacente Idrovora ospita infatti il prezioso Centro Visite Cubo Magico Bevanella, punto di partenza per escursioni su prenotazione a piedi, in bicicletta o in barca sul Bevano. Il Centro Visite contiene anche un piccolo museo interattivo che, attraverso tecnologie multimediali, racconta al visitatore l’evoluzione geologica del territorio e il funzionamento degli impianti idrovori.
Tra le molteplici escursioni a piedi, in bicicletta o in barca elettrica, vi sono due siti di particolare pregio naturalistico: l’Ortazzo e l’Ortazzino.
L’Ortazzo era originariamente una valle d’acqua dolce e una risaia, divenuta poi area salmastra, oggi contraddistinta da una pregevole alternanza di stagni, canneti, dune, vegetazione mediterranea e pinete.
L’Ortazzino, a ovest del torrente, comprende i meandri fossili del Bevano e parte delle dune costiere, i retrostanti prati umidi salmastri e i prati aridi punteggiati dal ginepro e dall’olivello spinoso.
Entrambe sono meta per gli appassionati di birdwatching, in quanto luogo privilegiato di migrazione e svernamento di uccelli acquatici e rapaci diurni (in particolare albanelle e aquila anatraia maggiore).
Particolare lustro a quest’area la danno i rarissimi fratini, piccoli uccelli trampolieri in via d’estinzione che nidificano sulle spiagge. Negli ultimi anni ne sono state censite alcune decine di esemplari, i quali confermano, con la loro presenza le buone condizioni dell’intero ambiente marino.
Tra luglio e agosto, è inoltre possibile ammirare distese di fenicotteri, l’airone schistaceo e altri aradriformi che qui si fermano a nidificare (come le specie di cavaliere d’Italia, avocetta, sterna zampenere, fraticello, sterna).
Di grande suggestione è la passeggiata sul cordone dunoso che si srotola nell’acqua salmastra dove si può sostare e osservare la fauna avicola tramite apposite torrette di avvistamento che consentono un vista mozzafiato sul paesaggio circostante.