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Storie di cinema: i film ambientati a Ravenna

Il 29 aprile 2020 scorso è arrivata su Netflix SUMMERTIME, una produzione originale italiana, liberamente ispirata ai romanzi di Federico Moccia.
La serie è stata girata tra Ravenna e Cesenatico e racconta la storia d’amore tra Summer (l’esordiente Coco Rebecca Edogamhe) e Ale (Ludovico Tersigni, noto per il ruolo di Giovanni in “Skam Italia”).
Lei è una ragazza indipendente che sogna di lasciare la Riviera; lui è un “ribelle”, giovane promessa della moto, deciso a iniziare un nuovo capitolo della sua vita. Una normale estate si trasformerà per loro in un viaggio alla scoperta l’uno dell’altra e al contempo di se stessi.

Prosegue quindi il legame di Ravenna con la produzione per il cinema e la televisione, legame che spesso nel corso degli anni passati ha avuto modo di svilupparsi sul filo della sperimentazione e della storia.

Nel 1957 Michelangelo Antonioni (tra i maggiori cineasti della storia del cinema), gira tra Veneto e l’Emilia-Romagna. Il grido, film segnalato all’interno della Mostra del Cinema di Venezia, è tra i 100 film italiani da salvare.

Ravenna è una delle location principali della pellicola che vede tra i protagonisti Steve Cochran e Alida Valli: una storia drammatica di amori e amanti, sullo sfondo di un’Italia fatta di fabbriche, emancipazione femminile, scioperi e cambiamenti sociali decisivi.

Antonioni ritorna a Ravenna nel 1963 per girare Deserto Rosso, il suo primo film a colori, con il quale l’anno seguente vincerà il Leone d’Oro a Venezia.
Prosegue per Antonioni il cinema dell’alienazione, ancora una volta in una Ravenna in cui «In mezzo agli alberi ci passano le navi», come annotò egli stesso sul proprio taccuino durante uno dei primi sopralluoghi.

Il cast con Monica Vitti, Richard Harris e Carlo Chionetti sono tra i protagonisti di un film di importanza mondiale, ispirando grandi registi come Martin Scorsese che lo menzionerà tra le pellicole più importanti di sempre.

Monica Vitti (Deserto rosso di Michelangelo Antonioni)
Monica Vitti in “Deserto rosso” (1964) di Michelangelo Antonioni | Foto © ohtenderisthenight.wordpress.com

Gli scenari dei film di Antonioni sono anche diventati uno degli itinerari di Cineturismo, grandioso progetto della Cineteca di Bologna per scoprire i luoghi del cinema italiano. Così si può rivedere il Ricovero Garibaldi (Il grido) o il negozio di Giuliana (interpretato da Monica Vitti in Deserto Rosso), che si trova in via Pietro Alighieri e Porta Nuova, una delle porte antiche più belle di Ravenna e la zona ANIC, di cui Antonioni voleva restituire il fascino.

Anche le fabbriche possono essere dotate di grande bellezza. Le linee rette e curve delle fabbriche e delle loro ciminiere possono essere anche più belle di un filare d’alberi che l’occhio ha già visto troppe volte. È un mondo ricco, vivo, utile.
(Michelangelo Antonioni)

Nel 1952 sempre tra Ravenna e il mare Goffredo Alessandrinni gira Camice Rosse – Anita Garibaldi, storia della trafila Garibaldina nella fuga verso Venezia. Anche in questo caso è possibile seguire un altro bellissimo itinerario, che si snoda tra Ferrara e Rimini, passando per la riserva naturale Foce del Fiume Reno.

Stefano Accorsi in "Provincia Meccanica" (2005) di Stefano Mordini
Stefano Accorsi in “Provincia Meccanica” (2005) di Stefano Mordini

La lista dei film che hanno avuto come scenario Ravenna di elevata importanza.
Da Paolo e Francesca – La storia di Francesca da Rimini (Matarazzo, 1950) a Johnny Stecchino (Benigni, 1991), da Teodora Imperatrice di Bisanzio (Freda, 1954) ad Agata e La Tempesta (Soldini, 2004), dal colossal russo Viking (2016) diretto da Andrej Kravčuk a Provincia Meccanica del 2005, opera del regista Stefano Mordini, candidato l’anno successivo all’Orso d’Oro durante il Festival di Berlino.

In quest’ultima pellicola Stefano Accorsi e Valentina Cervi sono Marco e Silva, due protagonisti che vivono in una paesino vicino Ravenna e si scontrano con una vita e una famiglia inconsuete, alla ricerca di libertà.

Oltre ai grandi registi, Ravenna è poi culla di numerosi giovani talenti che si cimentano nella Settima Arte con passione. Tra questi non si può citare l’associazione EmpiRa che dal 2010 offre momenti di condivisione per i fan della saga di Star Wars, tra cui il recente fanfilm dal titolo Sacrificio.

Pierpaolo  Zoffoli

Pierpaolo Zoffoli

Come quando trovi la sabbia dell'anno prima in fondo alla valigia

A cura della Redazione Locale
E-mail: turismo@comune.ravenna.it

Data pubblicazione: 7 Febbraio 2019
Data revisione: 22 Luglio 2021

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