Sono molti i siti archeologici di Ravenna in cui è possibile ammirare capolavori in mosaico risalenti a periodi storici diversi.
Proprio nel centro della città, il sito archeologico “fiore all’occhiello” di Ravenna è la Domus dei Tappeti di Pietra.
Si tratta di un prestigioso complesso di strutture edilizie databili tra l’età repubblicana e il periodo bizantino, tra cui spicca il cosiddetto “palazzetto bizantino”, che vanta 14 locali sontuosi per 700 metri quadrati di superficie.
All’interno di questo sito è possibile ammirare da vicino meravigliose pavimentazioni in mosaico decorate con forme, personaggi e disegni unici al mondo, come la Danza dei Geni delle Stagioni o il mosaico del IV secolo ribattezzato del Buon Pastore.
Affacciati su via di Roma, a pochi passi dalla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, si trovano i resti architettonici di un edificio oggi noto come Palazzo di Teodorico.
Nonostante sorga nell’area in cui un tempo si estendeva il palazzo imperiale, secondo molti studiosi ciò che oggi è visibile è riferibile alla Chiesa carolingia di San Salvatore ad Calchi.
Nella sala superiore dell’edificio sono conservati numerosi mosaici pavimentali e parietali rinvenuti durante campagne archeologiche effettuate all’inizio del secolo scorso nell’area circostante, presumibilmente legati alla residenza imperiale che qui sorgeva.
Poco distante dalla Zona del Silenzio sorge il Palazzo della Provincia di Ravenna, al cui interno si ritrovano interessanti mosaici del V secolo provenienti dall’area di Classe.
La Cripta Rasponi, che non ospitò mai i defunti della famiglia, si configura come una cappella gentilizia divisa in tre distinti ambienti, all’interno della quale risalta la magnifica pavimentazione a mosaico del VI secolo proveniente dalla distrutta Basilica di San Severo di Classe.
Il pavimento è costituito da un nucleo di frammenti di tappeti musivi diversi, riccamente decorati ciascuno con figure ornamentali e figure di animali, galline, anatre, oche, teste di ariete e serpenti, rappresentati in atteggiamenti spontanei e vivacizzati dall’uso di smalti che ne esaltano la ricchezza cromatica.
Ad appena 8 km dal centro storico si trova poi una piccola frazione del comune di Ravenna, Classe: un luogo che testimonia l’importanza della città e del suo forte legame con il mare nel corso della storia.
Qui è infatti possibile trovare l’Antico Porto di Classe, un sito archeologico in cui sono stati portati alla luce le antiche strutture del porto di Classe, i grandi magazzini in cui venivano stoccate le merci e molti altri oggetti di grande interesse.
Non lontano da quest’area sono stati trovati anche i resti della Basilica di San Severo, di cui è stato possibile recuperare una buona parte dei mosaici che ne decoravano le superfici e gli ambienti. Oggi, questi mosaici sono conservati in vari luoghi della città, come la Cripta Rasponi, il Museo Nazionale e il Museo Classis.
All’interno del Museo Classis, uno dei più importanti musei archeologici d’Italia, è inoltre possibile ammirare, tra gli altri, un imperdibile mosaico pavimentale che proviene dal leggendario Palazzo di Teodorico e il cosiddetto mosaico dei pugili, risalente a una delle fasi più antiche della Domus dei Tappeti di Pietra.