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Il porto di Ravenna

Ravenna può vantare il primato italiano dell’unico porto-canale lungo 11 chilometri, denominato Porto-Canale Corsini in onore del Papa Clemente XII (al secolo Lorenzo Corsini).

Si tratta di un’opera che costituisce una conquista storica: grazie a una grande opera d’ingegneria idraulica realizzata per volere del Cardinale Alberoni, il porto venne inaugurato nel 1748 assieme alla nuova darsena.

La storia di questa interessante infrastruttura è tuttavia molto più antica. La tradizione marittima e portuale di Ravenna risale infatti al I secolo a.C., quando Augusto decise di collocarvi una delle due flotte imperiali per via della posizione geografica strategica.

Il porto continuò a essere attivo anche dopo la crisi dell’Impero del III secolo d.C. e conobbe nuovo splendore in età bizantina, come testimoniano i mosaici della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.

Il decadimento della città ebbe come conseguenza l’abbandono del porto e così i fiumi del vicino litorale riempirono le lagune e si rese necessaria la creazione di canali artificiali per mantenere il collegamento col mare. L’ultimo di questi canali fu aperto nel 1652 dal pontefice Innocenzo X e da lui prese il nome di Canale Candiano.

Ma già al principio del Settecento le sue condizioni erano pessime e, quando nel 1737 furono deviati i fiumi Ronco e Montone, il canale fu soppresso e s’iniziò a scavare l’attuale scalo in zona Baiona.

All’inizio del 1800, il cardinale Agostino Rivarola fece raddrizzare il tratto di canale più tortuoso e costruire la strada che conduce fino al porto.

Quindi, nel 1860, Luigi Carlo Farini, che in qualità di dittatore delle “provincie provvisorie” di Emilia e Romagna condusse Ravenna verso l’annessione al Regno Sabaudo (ricoprendo poi la carica di primo ministro del Regno d’Italia), promosse ulteriori lavori di scavo e allargamento della darsena.

Si trattò di una svolta che consentì l’attracco di navi di maggiore portata, lo sviluppo dei primi insediamenti, con attività commerciali e industriali e il riconoscimento di porto nazionale.

Notevoli furono i lavori compiuti dal 1860 al 1905 e le migliorie apportate tra il 1905 e il 1930.

L’evoluzione del Porto di Ravenna, come grande scalo di rilevanza internazionale, s’ebbe solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, in coincidenza con l’insediamento sulle sponde del Canale Candiano di un polo d’industrie petrolchimiche, conseguenti alla scoperta di vasti giacimenti di metano nelle acque antistanti la città, nel 1957.

Con la crisi petrolifera degli anni ’70, infine, s’accentuarono le caratteristiche commerciali dello scalo.

Attualmente, la movimentazione del porto supera i 26 milioni di tonnellate di merci all’anno, numeri che fanno del porto di Ravenna uno dei centri nevralgici dell’economia regionale e nazionale, al primo posto per l’agroalimentare.

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Orario

Aperto 24 ore se 24

A cura della Redazione Locale
Email: turismo@comune.ravenna.it

Ultima modifica: 10 Febbraio 2021

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