Dario Fo (1926 – )
Da “La vera storia di Ravenna”, Ed. Panini, Modena, 1999
Della città di Ravenna fin dai tempi dei Romani si possono collezionare elogi (…). C’è che la definisce “luogo di sogno”, che “caput aquarum”, “città senza mura, ma imprendibile”. Porta dell’impero, sito di uomini che, usi a equilibrarsi fra acqua e cielo, sono maestri di dialettica e fantasticheria.
(Sul Mausoleo di Galla Placidia)
Quando si entra attraverso pusiterla, ci si ritrova immersi nella penombra… poi lentamente i nostri occhi s’abituano e cominciano a leggere i segni, le forme, il cromo dell’oro e del blu. E’ una sensazione davvero magica, entri in un clima così irreale… si perde la cognizione del tempo e dello spazio… E’ qualcosa di più di un capolavoro. Ha ragione Berenson ad averlo definito un miracolo