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Gli innamorati di Ravenna: tre grandi storie d’amore

Dipinto di Paolo e Francesca, opera di William Dyce

Oggi vi raccontiamo tre grandi storie d’amore, tre coppie del passato che sono parte della storia e della cultura di Ravenna.

Lord Byron e Teresa Gamba Guiccioli

I busti di Teresa Gamba Guiccioli e Lord Byron, oggi alla Biblioteca Classense | Foto © finestresullarte.it

George Gordon Noel Byron, grande letterato, arrivò in Italia nel 1816. Il poeta era famoso per la sua eccentricità e si vantava di essere un grande amatore. Ebbe molte donne e, tra tutte, la ravennate Teresa Gamba Guiccioli.

Si conobbero nel 1819 a Venezia. Teresa era stata data in moglie ad Alessandro Guiccioli, ma questo non le impedì di iniziare una relazione con il poeta inglese.

Il 9 giugno, Byron venne a Ravenna per poter stare vicino alla sua amata.

L’inverno successivo, quando tornò, il verseggiatore britannico si presentò a una festa in casa del Conte Cavalli con al seguito sette domestici, nove cavalli, tre pavoni, un mastino e un’oca e si annunciò come il cavalier servente della Contessa Teresa.

Così diventò il suo amante ufficiale, approvato dallo stesso marito di lei, che lo ospitò nel suo palazzo in via Cavour. I due innamorati restarono insieme alcuni anni, ma nel 1823, Byron decise di partire per sposare la causa della guerra d’indipendenza greca, dove trovò la morte.

Paolo e Francesca

Dipinto di Paolo e Francesca, opera di William Dyce
Dipinto di Paolo e Francesca, opera di William Dyce | Foto © artiebagagli.com

La coppia di amanti più famosa dell’Inferno dantesco, Paolo e Francesca, è 100% romagnola.

Francesca da Polenta nacque a Ravenna, figlia di Guido da Polenta, signore della città. Paolo Malatesta era di origini riminesi.

Quando, nel V canto dell’Inferno, la tormentata anima della donna si presenta alla coppia Dante e Virgilio racconta le sue origini in questa terzina (Inf. V, vv. 97-99):

Siede la terra dove nata fui
su la marina dove ‘l Po discende
per aver pace co’ seguaci sui.

La giovane Francesca era stata data in sposa al vecchio Gianciotto Malatesta per sancire un’alleanza tra le due famiglie.

La leggenda vuole che Francesca si sia innamorata di Paolo, fratello di Gianciotto, per un malinteso: inizialmente aveva creduto che fosse lui, giovane e bello, il suo promesso sposo.

I versi che raccontano della loro passione sono tra i più belli mai scritti nella storia della letteratura. (Inf. V, vv. 100-106):

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Amor condusse noi ad una morte.

La tradizione vuole che, mentre stavano leggendo insieme della storia d’amore di Lancillotto e Ginevra, non riuscirono a trattenersi dall’abbandonarsi in un bacio.
L’adulterio fu scoperto, e vennero entrambi assassinati da Gianciotto.

Garibaldi e Anita

Garibaldi e il maggiore Leggero trasportano Anita morente
Garibaldi e il maggiore Leggero trasportano Anita morente | Foto © Opera di Pietro Bouvier (Museo del Risorgimento di Milano)

Ravenna fu teatro anche della più grande coppia di rivoluzionari del Risorgimento italiano: Anita e Giuseppe Garibaldi.

Come abbiamo raccontato in un precedente articolo, Garibaldi conobbe Anita in Brasile nel 1839.

Anita seguì Garibaldi in Italia: sposando lui, aveva sposato anche il suo progetto rivoluzionario.

Il 4 luglio 1849, avvenne il fallimento della Repubblica Romana, questi ultimi sono costretti a una ritirata. Garibaldi e la sua sposa si spostarono verso Venezia, che ancora resisteva.
Durante la risalita, cominciano i problemi per la sua compagna. Anita, incinta di 4 mesi, a San Marino era febbricitante, ma non si volle arrendere.

Ma le sue condizioni di salute peggiorarono, finché il 4 agosto trovò la morte alla Fattoria Guiccioli di Mandriole, a pochi chilometri da Ravenna.

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E-mail: turismo@comune.ravenna.it

Publication date:14 February 2019
Revision date:12 February 2024

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