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Luoghi, i personaggi e le storie che raccontano l’anima autentica di Ravenna

Venezia e Ravenna: un’eredità vecchia di secoli

Rocca Brancaleone (Ravenna)

Dal 1441 al 1509 Ravenna visse sotto il dominio della Repubblica di Venezia.

I segni della dominazione veneziana sopravvivono ancora in città, incastonati tra gli strati delle varie epoche, e osservandoli da vicino è ancora possibile immaginare il rumore dei canali e lo schiocco dei cavalli sui ponticelli di una volta.

LA ROCCA BRANCALEONE

Il ricordo più imponente di quell’epoca è senza dubbio la Rocca Brancaleone, situata appena fuori dal centro storico. Essa è stata teatro della Battaglia di Ravenna, che vide per la prima volta l’uso massiccio di artiglieria da campo.

Abbandonata per alcuni secoli, nel Novecento è stata recuperata e oggi ospita un grande parco, un’arena sotto le stelle e un punto ristoro.

Rocca Brancaleone, Ravenna
Rocca Brancaleone | Ph. @ Nicola Strocchi

PIAZZA DEL POPOLO

Al centro del passeggio della città c’è Piazza del Popolo, pensata nelle sue forme attuali ai tempi della Serenissima e da allora rimasta inalterata.

Il primo podestà ordinò di ricostruire il vecchio palazzo comunale facendolo ornare con stemmi, balconcini e ghiere in terracotta.

Piazza del Popolo (Palazzo Merlato)
Piazza del Popolo (Palazzo Merlato) | Foto © Archivio Comune di Ravenna

Di fronte al palazzetto furono erette due colonne simili a quelle in piazza San Marco a Venezia. Su quella più vicina al palazzo venne collocato un leone di San Marco, mentre l’altra sorreggeva il vescovo Apollinare, santo patrono di Ravenna.

Oggi il leone non c’è più, poiché fu sostituito dalla statua di San Vitale.

Dalla parte opposta della piazza si trova il Palazzo della Torre dell’Orologio, in cui ha avuto sede prima l’ufficio centrale della dogana (1798), poi il primo cinema (1907) e infine la prima Casa del Fascio ravennate (dal 1928 al 1939).

La statua di sant'Apollinare, piazza del Popolo (Ravenna)
La statua di sant’Apollinare, piazza del Popolo (Ravenna) | Foto © magazine.unibo.it

LE VIE DEL CENTRO STORICO

Una delle stradine più belle del centro storico è senz’altro via Cairoli che, oltre a vari negozi e punti gastronomici, ospita Casa Loredan, forse dimora del primo podestà di Ravenna.

Tra le case d’età veneziana, Palazzina Diedo (in via Gardini) è forse la più graziosa. Conserva ancora il cotto ruvido della facciata e un balconcino affacciato sull’arco d’ingresso, sul quale rimangono scolpite le due bande dell’arme dei Diedo.

L’edificio però si macchiò d’un fatto di sangue: nella notte del 29 gennaio 1576, Girolamo Rasponi compì una missione punitiva contro la nipote e la famiglia del marito, venendo poi esiliato dalla città.

Palazzina Diedo (Ravenna)
Palazzina Diedo (Ravenna) | Foto © Giampiero Corelli Fotoreporter (edificistoriciravenna.it)

IL MONASTERO DI SANTA MARIA IN PORTO

Per evitare gli assalti via mare i veneziani invitarono i religiosi a spostarsi nel nuovo monastero di Santa Maria in Porto.

L’impianto architettonico del monastero è di stampo veneziano, con l’elegante armonia di forme che caratterizza il loggiato a due ordini.

Oggi l’edificio ospita il MAR – Museo d’Arte di Ravenna.

Il museo d'Arte della città di Ravenna
MAR- Museo d’Arte della città di Ravenna | Foto © mar.ra.it

PALAZZO BRACCI

L’ultimo dei nostri suggerimenti di questo percorso tra Ravenna e Venezia è Palazzo Bracci. Prima che la piazza maggiore venisse ampliata dai veneziani, il cuore pulsante della vita della città doveva trovarsi proprio qui.

In quella che oggi è piazza Andrea Costa (di fronte al Mercato Coperto) si trovava infatti un nodo di acque: il Padenna, che giungeva da nord e il Flumisellum.

Il palazzo ha un’eleganza semplice, che culmina nel balconcino tipico delle dimore signorili dell’epoca.

All’interno, interessanti pitture ornano il soffitto della sala lunga e celebrano l’unione tra i Bracci e i Rasponi.

Palazzo Bracci (ora Albergo Cappello), Ravenna
Palazzo Bracci (ora Albergo Cappello), Ravenna | Foto © albergocappello.it
Pierpaolo  Zoffoli

Pierpaolo Zoffoli

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By the Local Editorial Staff
E-mail: turismo@comune.ravenna.it

Publication date:29 January 2019
Revision date:11 March 2024

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