Ravenna è la meta ideale per qualsiasi vacanza si voglia organizzare.
Siete amanti della natura e delle attività all’aria aperta? Non tutti conoscono le oasi che circondano la città, paesaggi unici e affascinanti dove immergersi nel verde.
Oggi vi portiamo alla scoperta di alcuni di questi luoghi incontaminati, nei dintorni una Ravenna inaspettata…
L’Oasi di Boscoforte
Si tratta di una piccola penisola che si estende per 6 chilometri, circondata dalle acque delle valli di Comacchio.
Gli amanti del birdwatching possono ammirare fenicotteri rosa, avocette, volpoche e il falco di palude. I più fortunati, invece, riescono ad ammirare anche l’usignolo di fiume o il basettino.
Questo luogo è molto noto per la presenza dei numerosi cavalli di razza Camargue posti in libertà. Poco distante si trova il museo NatuRa, ricco di collezioni storiche.
Per info: www.atlantide.net
Valle Mandriole e l’Oasi del Bardello
Non molto distante dall’Oasi di Boscoforte si trova Valle Mandriole, detta anche della Canna. Parliamo di una valle di 260 ettari, dove specchi d’acqua dolce sono circondati da fitti canneti, a nord del bosco di Punte Alberete.
Una torre di avvistamento permette di osservare l’area dall’alto. La zona è popolata da garzaie di aironi europei, ma nidificano anche la folaga e l’oca selvatica.
Quella che viene chiamata Oasi o Bassa del Bardello è una piccola area che costituisce l’unica parte di prateria sommersa di acqua dolce della zona. In questa riserva è possibile ammirare una flora variegata, dove spiccano il ranuncolo d’acqua e orchidee selvatiche.

La Pialassa della Baiona e Prato Barenicolo
La Pialassa della Baiona si trova a 10 chilometri da Ravenna. 1100 ettari di zone umide che, viste dall’alto, formano un mosaico di terra e acqua.
Una scacchiera di specchi d’acqua, dossi e canali artificiali rendono l’aspetto di questo paesaggio davvero unico.
Il Prato Barenicolo è una piccola prateria salmastra popolata da una ricca vegetazione. Durante l’alta marea, l’acqua salmastra sommerge il prato, rendendolo inaccessibile.

Ortazzo, Ortazzino e Foce del Bevano
All’interno della Pineta di Classe, le aree denominate dell’Ortazzo e dell’Ortazzino costituiscono il sito costiero che vanta la maggiore biodiversità dell’intero litorale emiliano-romagnolo.
L’Ortazzo si formò come valle di acqua dolce, ma oggi è contaminata dalla falda salmastra che l’ha reso un ampio stagno costiero.
Nell’area dell’Ortazzino, prati aridi di ginepro e olivello spinoso si alternano ai prati umidi e salmastri, dove svettano dall’acqua giuncheti e salicornieti.
In questa zona si possono ammirare anche meravigliosi esemplari di rapaci diurni come le albanelle e l’aquila anatraia maggiore.

Queste riserve naturali vi sorprenderanno sicuramente per grandi e piccini che vogliono inoltrarsi nella natura incontaminata.
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