Il viaggio parte da Bologna e arriva a Ravenna. Lungo il tragitto la mia più fidata compagna di viaggio è lei: la musica. Musica che ti avvolge come l’odore del mare, quell’odore che sale intenso dalla Darsena nelle giornate calde d’estate.
Proprio la Darsena, nel 2013, è stata la location scelta dalla band Massimo Volume per un servizio fotografico. Il gruppo vanta nel suo repertorio una canzone dal titolo “Ravenna”.
Clementi ha raccontato che la canzone è nata ricordando una sera in cui era venuto a cena in città.
Percorrendo il centro storico sono stata colta da una curiosità: Ravenna è stata mai scelta come location per un videoclip? Ebbene sì.
Mi sono messa alla ricerca e ne ho trovati diversi.
“L’Alba” – Jovanotti (2015)
“L’Alba”, canzone del disco “Lorenzo 2015 CC”, si presenta come caleidoscopio di fotografia. Immagini della provincia italiana scorrono veloci insieme alle frasi del brano.
Tra gli scatti compaiono dettagli della città tra cui la Darsena, il traghetto tra Marina e Porto Corsini e vari scorci delle torri Hammon (ex Sarom).
“Un giorno mi dirai” – Stadio (2016)
“Un giorno mi dirai”, canzone degli Stadio, vincitrice di Sanremo 2016. Il videoclip è stato girato nel ravennate. Il video si apre sull’immagine simbolo di Marina Romea: il padellone bianco e azzurro.
Protagoniste poi le spiagge, il teatro Rossini di Lugo e la campagna ravennate. Regia di Domenico Giovannini. Un video molto intimo che tocca perfettamente le corde del brano.
“Il pescatore” – Fabrizio De Andrè (2017)
Il capolavoro di Fabrizio De Andrè ha il suo videoclip ufficiale. A far da sfondo alle parole del cantautore ci sono Ravenna e Marina di Ravenna.
È possibile ammirare la chiesta Santa Maria in Porto, il MAR e il faro che svetta fiero su Marina. Un legame speciale quello del cantautore genovese con la città del mosaico. Negli anni ’70 De Andrè veniva a pescare nel mare ravvenate.
“Mastro Geppetto” – Edoardo Bennato (2018)
Sempre per la regia di Stefano Salvati, il videoclip di “Mastro Geppetto” di Edoardo Bennato è stato girato qui. Giusto un’inquadratura alla Darsena e poi la storia prende vita all’interno dell’Almagià, l’ex Magazzino dello Zolfo ristrutturato e sede della rete di sette associazioni culturali ravennati.